venerdì 20 dicembre 2013

Decreto Destinazione Italia: infografiche su sconti bolletta, bonus libri, digital bonus e altro



In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto Destinazione Italia, si propongono di seguito le relative Infografiche a cura del Ministero dello Sviluppo Economico.



ATTENZIONE! Autoimpiego: SOLO DAL SUD è di nuovo possibile presentare domanda di finanziamento ad Invitalia


Sono stati rifinanziati con 80 milioni di euro gli incentivi per l’Autoimpiego e l’Autoimprenditorialità gestiti da Invitalia (D.Lgs. 185/2000).

Dal 17 Dicembre 2013 è di nuovo possibile presentare la domanda di ammissione alle agevolazioni per iniziative da realizzarsi esclusivamente nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Sono stati inoltre stanziati 18 milioni di euro per incentivare lo sviluppo delle imprese turistiche, culturali e naturalistiche nei Poli di attrazione culturali, naturali e/o paesaggistici localizzati nei comuni di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Per saperne di più visita il sito di Invitalia



giovedì 19 dicembre 2013

Europa Creativa, si parte! Pubblicati i primi bandi 2014 del programma della Commissione Europea per la cultura


Sul sito della Commissione Europea sono stati pubblicati i primi Inviti a presentare candidature per ottenere i finanziamenti del programma Europa Creativa: per il 2014 sono disponibili 170 milioni di euro.
Le organizzazioni culturali e creative che nel 2014 intendono presentare domanda possono cominciare fin da oggi a prepararla.

[A tal fine, possono rivolgersi ad Agevofacile]

I singoli individui non possono chiedere direttamente una sovvenzione, ma devono contattare organizzazioni del settore (associazioni culturali, festival, teatri, distributori cinematografici ecc.) affinché queste presentino la domanda oppure rivolgersi al Desk Europa Creativa nazionale.

Il programma Europa Creativa, che disporrà di un bilancio complessivo di 1,46 miliardi di euro per i prossimi sette anni, sosterrà artisti, professionisti della cultura e organizzazioni culturali in settori quali le arti dello spettacolo, le belle arti, l'editoria, il cinema, la televisione, la musica, i videogiochi, le arti interdisciplinari, il patrimonio culturale e i videogiochi, permettendo loro di operare in altri Paesi e di sviluppare le abilità necessarie nell'era digitale. Aumentando la visibilità delle opere culturali europee in altri paesi, promuoverà inoltre la diversità culturale e linguistica.

Oltre ai sottoprogrammi Cultura e MEDIA, Europa Creativa comprenderà una sezione transettoriale intesa a sostenere la cooperazione nelle politiche, misure trasversali e un nuovo strumento di garanzia finanziaria, che consentirà alle piccole e medie imprese dei settori culturali e creativi di accedere a prestiti bancari fino a 750 milioni di euro. Lo strumento sarà operativo a partire dal 2016.

Si propone di seguito un elenco (in lingua inglese) dei bandi già aperti, con la relativa data di scadenza e con il link al sito ufficiale:

Culture Sub-programme
EAC/S16/2013

Deadline for submission
Wednesday 5 March 2014

EAC/S17/2013

Deadline for submission
Wednesday 19 March 2014

EAC/S18/2013
Deadline for submission
Wednesday 19 March 2014

EAC/S19/2013
Deadline for submission
Wednesday 12 March 2014


MEDIA Sub-programme


Deadline for submission
Single project
  • 1st deadline: 28 February 2014
  • 2nd deadline: 6 June 2014
Slate Funding: 28 March 2014
Video Games: 28 March 2014

Deadline for submission
  • 28/02/2014
  • 13/06/2014

Deadline for submission
  • 28/02/2014
  • 02/07/2014

Deadline for submission
  • 28/02/2014 for activities starting between01/05/14 and 31/10/14;
  • 04/07/2014 for activities starting between01/11/14 and 30/04/15.


Deadline for submission: 28 March 2014

Deadline for submission: 6 June 2014

Deadline for submission: 7 March 2014

Deadlines for submission
  • Generation: 30/04/2014
  • Reinvestement: 31/07/2015

Deadlines for submission
  • Generation: 18/06/2014
  • Reinvestment: 01/03/2016

Deadline for submission: 27 June 2014

Deadline for submission: 23 March 2014

Deadline for submission: 21 March 2014


Tutti gli Inviti di volta in volta aperti, le guide e la documentazione necessaria alla presentazione delle candidature sono disponibili sull'apposita pagina (in Inglese) del sito di Europa Creativa

La principale fonte del presente articolo è costituita dalla press release della Commissione Europea IP/13/1238 del 11/12/2013

RIPRODUZIONE RISERVATA



mercoledì 18 dicembre 2013

Nuova PAC: il Consiglio dell'UE approva definitivamente la riforma per il periodo 2014-2020


Il 16 Dicembre 2013 il Consiglio dell'UE ha adottato il pacchetto di riforma della Politica Agricola Comune (PAC), già approvato in prima lettura dal Parlamento europeo.
La riforma stabilisce le nuove regole per la PAC nel periodo 2014-2020, al fine di dotare il settore agricolo europeo degli strumenti per vincere le sfide del futuro.

Parole chiave della nuova PAC sono:

green
equità (nella distribuzione del sostegno al reddito degli agricoltori)
efficacia (della politica di sviluppo rurale).

A seguito dell'approvazione dell'accordo quadro finanziario pluriennale (QFP), il bilancio della PAC per il periodo 2014-2020 ammonta a 408.310 milioni di euro (38% del bilancio complessivo dell'UE). Il primo pilastro della PAC (aiuti diretti al reddito e spese connesse al mercato) sarà destinatario di 312,73 miliardi di euro (76,6%), mentre il secondo pilastro (politica di sviluppo rurale) di 95,58 miliardi di euro (23,4%).

Il pacchetto di riforma della PAC comprende quattro principali riferimenti normativi:

1) il regolamento sui pagamenti diretti agli agricoltori (n. 95/13), con l'obiettivo di premiarli per la fornitura di beni e servizi pubblici, che contiene inoltre una serie di azioni specifiche di sostegno (in particolare per i giovani agricoltori, i piccoli agricoltori e gli agricoltori in zone soggette a vincoli naturali) e le regole per la concessione di un importo limitato di aiuti accoppiati (legati alla produzione);

2) il regolamento che stabilisce un'unica Organizzazione Comune dei Mercati dei prodotti agricoli (n. 96/13), con lo scopo di semplificare e ampliare le disposizioni vigenti in materia di intervento pubblico, ammasso privato, misure eccezionali e gli aiuti a settori specifici, nonché a facilitare la cooperazione tra produttori ed organizzazioni interprofessionali;

3) il regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale (n. 93/13) riguarda misure volontarie adattate alle specificità nazionali e regionali ed è la base su cui gli Stati membri redigono e co-finanziano i programmi pluriennali allineati al quadro comune europeo;

4) il regolamento sul finanziamento, gestione e monitoraggio della PAC (regolamento orizzontale) (n. 94/13), che disciplina le relative spese, il sistema di consulenza aziendale, di gestione e di controllo da porre in essere dagli Stati membri, il sistema di condizionalità e le erogazioni.

Il pacchetto include anche una norma transitoria per l'anno 2014 (n. 103/13) per colmare il divario tra il quadro giuridico esistente ed il nuovo assetto, al fine di dare agli Stati membri il tempo sufficiente per mettere in atto i nuovi programmi.
Il Consiglio ha inoltre adottato un regolamento recante misure per la fissazione di determinati aiuti e restituzioni connessi all'organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (15173/13).

L'elemento più importante della nuova PAC è rappresentato dall'introduzione del nuovo "pagamento verde" ("greening payment"): il 30% del sostegno diretto al reddito degli agricoltori sarà concesso solo se si osserveranno alcune pratiche agricole rispettose per l'ambiente e il clima. In particolare: far crescere almeno tre colture diverse sui campi coltivabili, mantenere una superficie minima di pascoli permanenti e mantenere intatti i paesaggi con un particolare valore ecologico ("area di interesse ecologico").
Per non penalizzare chi già utilizza pratiche ecologiche, il regolamento prevede un sistema di "greening equalency" per riconoscere quelle il cui beneficio per l'ambiente e il clima può essere considerato equivalente a quello delle pratiche ecologiche previste dal regolamento.

La riforma della PAC prevede anche una più equa distribuzione dei pagamenti diretti tra gli Stati membri ("convergenza esterna"). Allo stesso tempo, ci sarà un riequilibrio progressivo dei livelli dei pagamenti diretti a livello nazionale e regionale ("convergenza interna").
Gli Stati membri saranno inoltre in grado di garantire una maggiore quota dei loro pagamenti diretti sotto forma di sostegno accoppiato (legato alla produzione) agli agricoltori in settori o regioni che si trovano in particolare difficoltà e dove l'attività agricola è una componente importante dello sviluppo.
Al fine di orientare più efficacemente i pagamenti diretti verso gli agricoltori più bisognosi di sostegno, è prevista una riduzione obbligatoria del 5% su importi sopra i 150.000 euro ottenuti da grandi agricoltori (che possono beneficiare di economie di scala).
Allo stesso tempo, gli Stati membri avranno la possibilità di aumentare il sostegno per gli agricoltori di più piccole dimensioni, concedendo loro un importo superiore sui primi ettari ("pagamento redistributivo"). L'attuale disciplina finanziaria (che prevede la possibilità di effettuare tagli lineari ai pagamenti diretti ricevuti dagli agricoltori) sarà mantenuta al fine di garantire che il bilancio della PAC non superi il massimale di bilancio stabilito. Gli agricoltori, infine, il cui sostegno diretto al reddito non superi i 2.000 euro saranno esentati dal meccanismo della "disciplina finanziaria" (che consente tagli lineari ai pagamenti diretti in caso di superamento degli impegni previsti dal bilancio).

La nuova PAC comprende un sistema obbligatorio di sostegno a favore dei giovani agricoltori (per il quale gli Stati membri possono utilizzare fino al 2% dell'importo loro destinato per pagamenti diretti) e la possibilità per gli Stati membri di istituire un regime semplificato per i piccoli agricoltori il cui sostegno non superi 1.250 euro.

Gli Stati membri potranno, nel nuovo periodo di programmazione, trasferire fondi tra i due pilastri della PAC e concedere, se necessario, ulteriori contributi per le zone svantaggiate.
Più in generale, i tassi di cofinanziamento saranno calibrati in base ad ogni specifico contesto territoriale, dalle regioni meno sviluppate a quelle in transizione fino alle regioni ultraperiferiche.


Principali aspetti della riforma della PAC

1. PAGAMENTI DIRETTI

Riduzione del sostegno al reddito destinato alle grandi aziende agricole (articolo 11):
Riduzione obbligatoria del 5% per gli importi superiori a 150.000 euro (con una deroga per gli Stati membri che utilizzano più del 5% della propria dotazione nazionale di pagamenti diretti per aumentare il sostegno ai piccoli agricoltori sotto forma di pagamento redistributivo).

Pagamento redistributivo (articolo 41):
Possibilità per gli Stati membri di ridistribuire il sostegno diretto al reddito tra gli agricoltori, utilizzando fino al 30% della propria dotazione nazionale dei pagamenti diretti per la concessione ai piccoli agricoltori di un pagamento supplementare per i primi ettari (con un massimo di 30 ettari o pari alla dimensione media delle aziende agricole in uno Stato membro se questo è superiore a 30 ettari).

Convergenza esterna:
Gli Stati membri con pagamenti diretti al di sotto del livello del 90% della media dovrebbero chiudere un terzo del gap fra il loro livello attuale e questo livello.

Convergenza interna (articolo 25):
Gli Stati membri devono riequilibrare almeno in parte il livello medio di pagamenti diretti per ettaro a livello nazionale o regionale entro il 2019.

Disciplina finanziaria (articolo 8):
Gli agricoltori che ricevono meno di 2.000 euro in pagamenti diretti saranno esonerati da qualsiasi taglio lineare ai pagamenti diretti.

Agricoltore attivo (articolo 9):
E' previsto un "elenco negativo" composto da soggetti che a priori sono esclusi dai pagamenti diretti (a meno che non dimostrino che l'attività agricola non è marginale): aeroporti, servizi ferroviari, opere idrauliche, servizi immobiliari, sport permanenti, etc.

Giovane agricoltore (articoli 50 e 51):
Regime obbligatorio concordato nel primo pilastro, utilizzando fino al 2% del massimale nazionale.

Piccolo agricoltore (articoli da 61 a 65):
Regime opzionale per gli agricoltori che ricevono fino a 1.250 euro.

Greening (articoli da 43 a 47):
Il 30% dei pagamenti diretti è vincolato alla osservazione di pratiche agricole benefiche per l'ambiente e il clima, in particolare la diversificazione delle colture, il mantenimento di pascoli permanenti e la creazione di 'Aree Focus ecologiche' in ciascuna azienda.

Equivalenza (articolo 43 e l'allegato IX):
Le pratiche agricole che producono almeno un beneficio per l'ambiente e il clima equivalente a quello delle pratiche inserite nel presente regolamento sono considerate «pratiche equivalenti». La possibilità di ricevere finanziamenti dell'Unione per la stessa misura greening sia nell'ambito del primo pilastro e che nell'ambito del secondo ('il doppio finanziamento') viene esplicitamente esclusa.

Manutenzione di pascoli permanenti (articolo 44):
Gli Stati membri devono garantire il mantenimento di un rapporto minimo di pascolo permanente rispetto alla superficie agricola totale, applicabile a livello nazionale, regionale o di singola azienda agricola.

Aree di interesse ecologico (Ecological Focus Areas - EFAs) (articolo 45 e allegato X):
EFA si applica solo ai terreni coltivabili, non ai prati permanenti nè ai terreni destinati a coltivazioni permanenti. È stato concordato un elenco di zone EFA (ad esempio terreni a riposo, terrazzamenti, elementi caratteristici del paesaggio, fasce tampone, agro-foresta, ecc), così come un elenco di esenzioni (ad esempio aziende in cui più del 75% dei terreni posseduti è costituito da pascoli, zone boscose , ecc).


2. OCM UNICA

Impianti di viti (articoli 61 e seguenti):
Previsti un nuovo sistema di autorizzazioni all'impianto a partire dal 2016 fino al 2030, l'aumento dell'1% delle autorizzazione annue di impianto di viti concedibili e l'allungamento della durata dei diritti di impianto della vite da 3 a 5 anni come misura transitoria.

Zucchero (articoli 124 e seguenti):
La fine delle quote è fissata al 30 settembre 2017.

Latte (articoli 148 e seguenti):
La fine delle quote è fissata nel 2015.

Intervento pubblico e ammasso privato (articoli 8 e seguenti):
Per alcuni formaggi DOP / IGP diventa ammissibile l'ammasso privato.

Sistemi scolastici (articoli 22 e seguenti):
Budget aumentato da 90 a 150 milioni di euro.

Organizzazioni di produttori e organizzazioni interprofessionali (articoli 152 e seguenti):
Rafforzamento del ruolo degli agricoltori nella catena di fornitura; possibilità di ricevere un sostegno finanziario per la costituzione di associazioni di produttori nell'ambito dello sviluppo rurale; le OP nei settori dell'olio d'oliva, seminativi e carni bovine saranno autorizzate ad esercitare contrattazione collettiva per conto dei loro membri, a determinate condizioni e con garanzie per la concorrenza.

Misure eccezionali (articoli 219 e seguenti):
Sostegno finanziario aggiuntivo per le crisi proveniente dalla Riserva di Crisi.


3. SVILUPPO RURALE

Quadro strategico comune:
Il Regolamento delle Disposizioni Comuni (Common Provision Regulation) riguarderà la programmazione di tutti i fondi UE: gli Stati membri devono sottoscrivere un Accordo di Partenariato a livello nazionale che includa, per ciascun Fondo, lo specifico programma nazionale.
Il FEASR sarà quindi integrato con i Fondi Europei di Investimento, con l'obiettivo di una maggiore coerenza ed efficacia.
Sarà possibile, in particolare, ottenere il co-finanziamento di un singolo progetto da parte di diversi Fondi.  Questo nuova possibilità favorirà progetti innovativi e strategie coerenti in una medesima zona, compresi i collegamenti urbani e rurali od il finanziamento di aziende che svolgono sia attività agricole che di pesca.

Priorità (articolo 5):
L'attuale suddivisione del Programma FEASR in Assi sarà sostituita da sei priorità, basate sull'analisi dei bisogni specifici dei singoli Stati. La programmazione sarà quindi notevolmente semplificata, e dovrebbe facilitare la realizzazione dei progetti.

Investimenti (articolo 17):
Per facilitare la realizzazione di progetti integrati, con maggiore valore aggiunto, una sola misura coprirà la maggior parte degli investimenti materiali, con lo scopo di aumentare le prestazioni economiche e ambientali delle aziende agricole, migliorare l'efficienza della commercializzazione e della trasformazione dei prodotti agricoli, fornire le infrastrutture necessarie per lo sviluppo dell'agricoltura e della silvicoltura e sostenere gli investimenti non remunerativi necessari a conseguire obiettivi ambientali.

Forestazione (articoli 21-27,34):
Prevista una misura integrata unica a copertura di tutti gli investimenti. Il sostegno sarà mirato a specifici detentori di aree forestali.

Agri-ambiente (articolo 28) / Agricoltura biologica (articolo 29) / "Natura" e direttiva quadro sulle acque (articolo 30):
Sono state rafforzate le misure riguardanti l'ambiente. E' stato introdotto un ampio margine di flessibilità consentendo periodi di impegno e di conversione più brevi, al fine di favorire una maggiore diffusione delle misure.
In relazione alla somiglianza di alcune misure dei Pilastri 1 e 2, il regolamento prevede l'esclusione del doppio finanziamento, assicurando che gli agricoltori non vengano pagati due volte per la stessa attività.

Le aree con vincoli naturali (Areas with natural contraints - ANCs) (art. 31-32 e allegato II):
Viene introdotta una nuova delimitazione delle zone soggette a vincoli naturali (precedentemente note come "zone svantaggiate"). Tali aree saranno ora definite sulla base di otto criteri biofisici, garantendo un sistema oggettivo e trasparente in tutta l'UE.
Al fine di garantire una transizione agevole e una continuità, gli Stati membri hanno tempo fino al 2018 per attuare la nuova delimitazione. Gli Stati membri possono inoltre concedere pagamenti in "phasing out" fino alla fine del periodo di programmazione agli agricoltori che non saranno più ammissibili ai pagamenti.

Finanziamento (articolo 59):
A fini della semplificazione, il regolamento prevede un solo tasso di cofinanziamento per tutte le misure (con deroghe su ambiente, cambiamenti climatici e innovazione), ma differente a seconda dei diversi territori: più elevato per le regioni meno sviluppate, le regioni ultraperiferiche e le isole minori del Mar Egeo, nonché per due tipi di regioni in transizione dove il PIL pro capite per il periodo 2007-2013 è stato inferiore al 75% della media dell'UE.
Al fine di garantire un uso efficace delle risorse dell'Unione, il regolamento prevede i requisiti minimi di spesa per l'ambiente (30%) e per l'approccio LEADER (supporto alle strategie locali, a cui va indirizzato almeno il 5% della disponibilità complessiva).

Innovazione
L'innovazione è stata definita come un obiettivo trasversale del prossimo periodo di programmazione. Sarà supportata attraverso varie misure di sviluppo rurale, quali il trasferimento di conoscenze, la cooperazione e gli investimenti in beni materiali. Inoltre, grazie al Partenariato Europeo dell'Innovazione (European Innovation Partnership - EIP) per la produttività e sostenibilità agricola, la politica di sviluppo rurale promuoverà l'efficienza delle risorse, la produttività, le basse emissioni ed uno sviluppo amico del clima. L'EIP sosterrà, pertanto, la cooperazione tra l'agricoltura e la ricerca al fine di accelerare il trasferimento tecnologico agli agricoltori.


4. REGOLAMENTO ORIZZONTALE

Il presente regolamento si chiama "orizzontale" perchè riunisce le norme pertinenti per tutti gli strumenti della PAC, precedentemente sparse in varie parti della legislazione PAC. Si sottolinea in particolare:

Condizionalità:
Sistema creato dalla riforma della PAC del 2003 che condiziona gli aiuti agli agricoltori al rispetto dei requisiti di interesse pubblico, in particolare le norme in materia di ambiente, benessere degli animali e uso dei prodotti fitosanitari.

Riserva per le crisi:
Al fine di sostenere il settore agricolo in caso di gravi crisi che colpiscono la produzione agricola o la distribuzione, sarà applicata, all'inizio di ogni anno, una riduzione dei pagamenti diretti. Gli importi non utilizzati saranno rimborsati agli agricoltori.


Per saperne di più:

Comunicato stampa del Consiglio della UE su avvenuta approvazione della riforma della PAC 2014-2020 (visibile anche di seguito in slideshare)

Sito della Commissione UE dedicato alla nuova PAC post-2013


lunedì 16 dicembre 2013

Parte Horizon 2020: già pubblicati i primi bandi per la ricerca e l'innovazione nell'Unione Europea


Lo scorso 11 Dicembre 2013 la Commissione Europea ha pubblicato i primi inviti a presentare proposte relative ai progetti di Orizzonte 2020 (Horizon 2020), il programma di ricerca e innovazione dell’Unione europea con una dotazione di 80 miliardi di euro.
Con oltre 15 miliardi di euro di fondi previsti per il primo biennio, il programma contribuirà a sostenere l’economia della conoscenza europea e ad affrontare problematiche per migliorare in maniera tangibile le nostre vite.
Orizzonte 2020 abbraccia 12 aree su cui saranno incentrate le iniziative nel 2014/2015, includendo anche settori come l’assistenza sanitaria personalizzata, la sicurezza digitale e le città intelligenti.
La Commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-Quinn, sottolinea che è stata ridotta la burocrazia al fine di rendere più semplice la partecipazione e invita caldamente i ricercatori, le università, le imprese, comprese le PMI, e le altre parti interessate a partecipare al programma.


ATTENZIONE!!!!
Seminario
"C2 Bioeconomy in Horizon 2020: Giornata Nazionale di Lancio Bandi 2014/2015"

ROMA, 19 dicembre 2013
MIUR - Sala C, Piazza John Fitzgerald Kennedy, 20
Organizzato da: "APRE - Agenzia per la promozione della ricerca europea" per conto del MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e in collaborazione con la Commissione Europea

Nella giornata informativa verranno presentati gli argomenti di ricerca del nuovo piano di lavoro 2014-2015 del tema sicurezza alimentare, agricoltura e selvicoltura sostenibile, ricerca marina e marittima e sulle acque interne nonché bioeconomia in Horizon 2020.
Si discuterà inoltre di quelle iniziative e partenariati sia europei che nazionali che sono strategici per una visione integrata dell'ambito bioeconomia.
Verranno, infine, illustrate alcune novità in merito alle regole di partecipazione, allo strumento per le Piccole e Medie Imprese e alla cooperazione internazionale.

Per maggiori informazioni, contatta APRE


Gli obiettivi, i temi e le modalità di partecipazione al programma 2014-2015 di Horizon 2020

Per la prima volta la Commissione ha indicato le priorità di finanziamento con un orizzonte temporale di due anni, fornendo ai ricercatori e alle imprese un’inedita certezza sulla direzione della politica di ricerca dell’UE.
La maggior parte degli inviti che saranno finanziati con la dotazione del 2014 è stata aperta lo scorso 13 Dicembre e molti altri seguiranno nel corso dell’anno.

Tutti gli Inviti-Bandi sono pubblicati sul Participant Portal della Commissione UE

I finanziamenti saranno orientati verso i tre pilastri fondamentali di Orizzonte 2020:

1) Eccellenza scientifica
Il programma finanzia i ricercatori di alto livello e le borse di ricerca Marie Sklodowska-Curie rivolte ai giovani ricercatori.

2) Leadership industriale
Si intende sostenere la leadership industriale europea in settori come le ICT, le nanotecnologie, la robotica, le biotecnologie e la ricerca spaziale.

3) Sfide della società
Progetti innovativi realizzati nel quadro delle sette sfide della società di Orizzonte 2020, riconducibili a: sanità; agricoltura, ricerca marittima e bioeconomia; energia; trasporti; azione per il clima, ambiente, efficienza sotto il profilo delle risorse e materie prime; società riflessive; sicurezza.


Gli inviti per il 2014-2015 includono anche uno strumento dedicato alle piccole e medie imprese, che prevede uno stanziamento di 500 milioni di euro distribuiti su due anni. Numerosi progetti tratteranno anche questioni di genere e sono previsti finanziamenti per stimolare ulteriormente il dibattito sul ruolo della scienza nella società.

I primi bandi di Orizzonte 2020 sono relativi a 12 aree di interesse:

1) Personalizzare la salute e la cura

2) Sicurezza alimentare sostenibile

3) Crescita blu: liberare il potenziale dei mari e degli oceani

4) Sicurezza digitale

5) Città e comunità intelligenti

6) Energia competitiva a basse emissioni di carbonio

7) Efficienza energetica

8) Mobilità per la crescita

9) Rifiuti: una risorsa per riciclare, riutilizzare e recuperare materie prime

10) Innovazione Acqua: aumentare il suo valore per l'Europa

11) Superare la crisi: nuove idee, strategie e strutture di governance per l'Europai

12) Salvaguardia e protezione della società, adattamento ai cambiamenti climatici

Alcuni elementi e attori trasversali a tutte le misure:
- Le Tecnologie abilitanti chiave (Key Enabling Technologies - KETs) sono al centro di una vasta gamma di applicazioni e prodotti intelligenti nuovi e futuri. Orizzonte 2020 sosterrà le nanotecnologie, i materiali avanzati e tecnologie di produzione e di lavorazione avanzate.
- Orizzonte 2020 fornirà un sostegno sostanziale all'innovazione attraverso attività come la prototipazione, sperimentazione, dimostrazione, sperimentazione, validazione del prodotto su larga scala e replicazione sul mercato, oltre ad un sostegno alla domanda ed alla sperimentazione di nuove forme di innovazione nel settore pubblico e nel sociale che siano un modello per il settore privato.
- Il settore Information and Communications Technology (ICT) può aiutare ad affrontare molte delle sfide sociali più pressanti per l'Europa in settori quali la sanità e l'ambiente e promuovere società sicure e inclusive.
- Scienze sociali e umanistiche (Social Sciences and Humanities - SSH) è un settore integrato in ognuno dei pilastri di Orizzonte 2020, con l'obiettivo di fornire una base di conoscenze per l'elaborazione delle politiche a livello comunitario, nazionale e regionale.
- La dimensione di genere è esplicitamente integrata in tutte le sezioni del programma di lavoro.
- La cooperazione internazionale nella ricerca e nell'innovazione è, anch'essa, una priorità trasversale in Orizzonte 2020. Il programma è aperto alla partecipazione di ricercatori provenienti da tutto il mondo.
Uno degli obiettivi previsti è quello di creare partenariati tra università ed imprese in Europa e nel mondo attraverso lo scambio di personale per un breve periodo.
- Si prevede che almeno il 60% del bilancio complessivo Orizzonte 2020 debba essere correlato allo sviluppo sostenibile.
- Il Consiglio europeo della ricerca (CER) continuerà, nell'ambito di Orizzonte 2020, a proporre finanziamenti a lungo termine per i migliori scienziati e per i loro gruppi di ricerca. In particolare sono previsti: Starting Grants per i migliori ricercatori all'inizio della carriera, Consolidator Grants per eccellenti ricercatori indipendenti, Advanced Grants per i ricercatori senior.
- Il Joint Research Centre della Commissione, finanziato da Orizzonte 2020, fornisce sostegno scientifico e tecnico indipendente.

Valutazione dei progetti:
Tutte le domande di sovvenzione UE saranno valutate da comitati di esperti indipendenti. Gli specialisti saranno estratti da un database di esperti: per candidarsi al ruolo di valutatore, occorre registrarsi al Partecipant Portal.
La fase di valutazione scientifica del progetto ha una durata di 5 mesi, in seguito ai quali, in caso di ammissione, il beneficiario deve sottoscrivere entro ulteriori 3 mesi la convenzione di sovvenzione con la Commissione Europea.


Per saperne di più:

Notizia del lancio dei primi Inviti Horizon 2020

Manuale online di Horizon 2020

Finanziamenti Invitalia: previste novità sull'autoimprenditorialità (Decreto Legislativo 185/2000 - Titolo I)



Dopo mesi di interrogativi, il Governo pare finalmente muoversi in tema di finanziamenti per la creazione di impresa.
Dallo scorso 24 Aprile 2013, infatti, i principali incentivi disponibili in Italia per l'autoimpiego (a favore dei disoccupati) e l'autoimprenditorialità (a favore dei giovani) sono bloccati per esaurimento delle risorse.

Lo scorso 12 Dicembre 2013, tuttavia, il Consiglio dei Ministri ha approvato un "pacchetto sviluppo" (Destinazione Italia) formato da un decreto legge (operativo subito, a partire dalla pubblicazione - non ancora avvenuta - sulla Gazzetta Ufficiale) e da un disegno di legge collegato alla Legge di Stabilità (operativo solo una volta approvato dal Parlamento), prevedendo fra le altre misure la riforma degli incentivi per l'autoimprenditorialità.

Le nuove disposizioni riguarderanno, quindi, solo il Titolo I del suddetto decreto legislativo 185: quello, per intenderci, che fino ad ora era utilizzabile solo nel Sud Italia ed in alcune aree del Nord ricomprese nella Mappa degli aiuti di Stato 2007-2013 e/o considerate svantaggiate per il pendolarismo lavorativo (in Emilia-Romagna, ad esempio, i territori ammissibili si limitavano ad alcuni Comuni del ferrarese e ravennate e ad altri del piacentino).

La riforma non toccherebbe, quindi, almeno per ora, gli incentivi all'autoimpiego (Titolo II del decreto legislativo 185), che rimangono tal quali (utilizzabili in tutto il territorio nazionale), ma ancora bloccati.

In attesa della pubblicazione (imminente) del decreto legge approvato nell'ambito del pacchetto sviluppo Destinazione Italia, su cui proporrò tutti gli approfondimenti necessari dalle pagine di questo blog, mi limito ora, facendo riferimento all'articolo pubblicato ieri sul Sole 24 Ore a firma di Carmine Fotina, ad anticipare alcuni punti della riforma dell'autoimprenditorialità (Titolo I del decreto legislativo 185/2000) basati sulla lettura della relazione tecnica di accompagnamento al pacchetto sviluppo:
  • le misure sull'autoimprenditorialità saranno applicabili su tutto il territorio nazionale!! (come detto sopra, finora erano utilizzabili solo nelle aree svantaggiate); 
  • sparisce il contributo a fondo perduto (finora era prevista una combinazione fra fondo perduto e finanziamento agevolato);
  • si punta, di conseguenza, sull'offerta di mutui agevolati a tasso zero, della durata massima di 8 anni, fino ad un valore massimo di 1,5 milioni a progetto e fino al 75% della spesa ammissibile;
  • i beneficiari delle nuove misure sull'autoimprenditorialità saranno PMI a prevalente partecipazione di giovani (under 35) o di imprenditrici donne;
  • si prevede di riattivare le misure già ad inizio 2014.


Per ulteriori informazioni, potete contattare Agevofacile



sabato 14 dicembre 2013

Destinazione Italia: il Governo approva misure di semplificazione e incentivazione per le imprese


Il Consiglio dei Ministri del 13 Dicembre 2013 ha approvato un decreto legge contenente interventi urgenti di avvio del Piano “Destinazione Italia”, per il contenimento delle tariffe elettriche, gas ed RC-auto, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015.

Di seguito si propone una sintesi delle misure previste dal decreto-legge (immediatamente operative dal momento della pubblicazione del medesimo decreto sulla Gazzetta Ufficiale):

1) Si amplia l’ambito di applicazione dell’istituto del ruling di standard internazionale, con accordi per 5 anni tra fisco e imprese presso l’Agenzia delle Entrate, che costituirà un Desk dedicato agli investitori esteri.

2) Per rafforzare le funzioni del tribunale per le imprese e stimolare la capacità di attrarre investimenti, si concentrano su un numero ridotto di sedi (9) tutte le controversie nella competenza funzionale del tribunale delle imprese che coinvolgano società con sede principale all’estero, anche se con rappresentanza stabile in Italia.

3) Per la diffusione di canali di finanziamento delle imprese sui mercati alternativi (corporate bonds) e complementari al credito bancario, idonei a contrastare efficacemente il credit crunch, si vogliono mobilitare progressivamente fino a 20 miliardi di euro di credito aggiuntivo, con scarsi oneri per la finanza pubblica (4 milioni annui). Si spinge anche l’investimento degli investitori istituzionali italiani (compagnie di assicurazione e fondi pensione) verso il finanziamento delle imprese italiane.

4) Si punta sull’innovazione, con un credito d’imposta sul 50% delle spese incrementali in ricerca e sviluppo negli anni 2014-2016, con agevolazione massima di 2,5 milioni di euro per impresa ed un budget totale pari a 200 milioni di euro annui, a valere sulla prossima programmazione dei fondi comunitari 2014-2020. In questo modo potremo attivare nuovi investimenti in ricerca e sviluppo per oltre 600 milioni di euro annui.

5) Rifinanziamento dell’attività di promozione dell’ICE per 22 milioni di euro per l’anno 2014, estensione degli orari di apertura delle dogane e ampliamento dei consorzi per l’internazionalizzazione delle imprese agricole, facilitazioni nell’ottenimento di certificati e documenti anche in lingua inglese, e misure volte a favorire il funzionamento delle Camere italo-estere ed estere in Italia.

6) Al fine di favorire la digitalizzazione e l’ammodernamento tecnologico delle PMI si provvede a stanziare finanziamenti a fondo perduto mediante voucher dell’importo massimo di 10.000 euro.

7) Per contrastare le crisi industriali, anche al di fuori delle aree di crisi complessa, e favorire lo sviluppo dell’autoimprenditorialità e delle piccole imprese, soprattutto ad opera di giovani e donne, si semplificano e razionalizzano le attuali agevolazioni della Legge 185, concentrandole nella forma del mutuo agevolato a tasso zero ed eliminando la parte di contributo a fondo perduto, consentendo di attivare 300 milioni di nuovi investimenti con 3000 nuovi occupati.

8) Riduzione del premio assicurativo a fronte di: installazione scatola nera; risarcimento del danno in forma specifica; non cedibilità del diritto al risarcimento del danno.

9) Introduzione di un sistema incentivante opzionale offerto ai produttori di energia elettrica rinnovabile, per gli indirizzi strategici dell’energia geotermica ed in materia di certificazione energetica degli edifici e di condomini. Il risparmio è quantificato in circa 850 milioni di euro.

10) Interventi immediatamente cantierabili finalizzati al miglioramento della competitività dei porti italiani e dell’efficienza del trasferimento ferroviario e modale all’interno dei sistemi portuali.

11) Interventi per la liberalizzazione del trasporto aereo.


Il Governo ha poi approvato, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, un disegno di legge contenente misure per l’avvio delle attività economiche, per l’accesso al credito, per i finanziamenti ed agevolazioni alle imprese, collegato alla legge di stabilità 2014.

Di seguito sono elencate le principali misure previste, che diventeranno operative solo una volta approvate dal Parlamento:

1) Introduzione di un sistema incentivante alternativo offerto ai produttori di energia elettrica rinnovabile, sia eolica che fotovoltaica, in grado di diluire nel tempo gli oneri sulla componente A3.  Sviluppo di tecnologie di maggior tutela ambientale – conoscibilità dei titoli minerari, razionalizzazione della rete di distribuzione carburanti e stoccaggio del gas naturale; riduzione della quota minima di miscelazione dei biocarburanti nella benzina e nel gasolio

2) Per consentire l’accesso dei grandi progetti di innovazione industriale ai finanziamenti della Banca Europea per gli Investimenti (l’Italia è, infatti, rimasto uno dei pochissimi Paesi a non averli attivati), viene previsto un fondo di garanzia di 100 milioni di euro annui, che consentirà una leva, cioè l’ottenimento di finanziamenti, 5 volte superiore, pari quindi a mezzo miliardo di euro annui, capaci di attivare nuovi investimenti per circa 1 miliardo.

3) Al fine di rafforzare il finanziamento delle piccole e medie imprese, le operazioni di credito a medio e lungo termine sono sottratte al trattamento fiscale ordinario e assoggettate al pagamento di un’imposta sostitutiva in misura più bassa delle altre. È prevista, inoltre, l’eliminazione della ritenuta del 20 per cento sugli interessi e sui proventi di obbligazioni e, per favorire l’accesso al credito, la costituzione di un privilegio fiscale sui beni mobili destinati all’esercizio dell’impresa a favore di società finanziarie diverse dalle banche.

4) Semplificazione e razionalizzazione delle attuali agevolazioni concentrandole nella forma del mutuo agevolato a tasso zero ed eliminando la parte di contributo a fondo perduto per gli investimenti di piccole o micro imprese costituite da non più di sei mesi in forma societaria e in cui la maggioranza dei soci e delle quote di partecipazione sia composta da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni oppure donne. Lo strumento agevolativo è utilizzabile su tutto il territorio nazionale e non più solo nelle zone obiettivo 1 e 2 e nelle aree svantaggiate.

5) Si favorisce la nascita e l’avvio di attività delle nuove S.r.l., attraverso una maggiore pubblicità degli adempimenti presso il registro delle imprese e la previsione di modalità semplificate di pagamento dei diritti dovuti.

6) Misure per facilitare la costituzione di cooperative di dipendenti di imprese sottoposte a procedure fallimentari, riconoscendo un diritto di prelazione per l’affitto o l’acquisto di aziende o rami di azienda. Tale facoltà è concessa anche alle società finanziarie.

7) Per promuovere il riutilizzo produttivo dei siti inquinati di interesse nazionale da bonificare, individuati dal Ministero dell’Ambiente, suscitando investimenti superiori a 1,3 miliardi di euro, si introducono facilitazioni procedurali e benefici fiscali per i soggetti che partecipano al relativo accordo di programma, che sono tenuti indenni dalle responsabilità per l’inquinamento fermo restando il rispetto del principio “chi inquina paga”, mantenendo quindi tutte le responsabilità di chi ha inquinato in relazione agli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ristoro dei danni.

8) Per favorire una maggiore diffusione della lettura dei libri cartacei è riconosciuta una detrazione fiscale del 19% sulle spese sostenute nel corso dell’anno solare per l’acquisto di libri muniti di codice ISBN, per un importo massimo di € 2.000, di cui € 1.000 per i libri scolastici ed universitari ed € 1.000 per tutte le altre pubblicazioni.

9) Misure per promuovere la diffusione dei servizi di connettività digitale mediante un’agevolazione per gli interventi volti ad assicurare una connessione digitale veloce per le PMI: la detrazione di imposta è del 65% per un massimo di 20.000 euro, per gli interventi di rete fissa o mobile che consentano l’utilizzo della connessione digitale. Tale agevolazione è data nei limiti consentiti dalla normativa europea di “aiuti de minimis”.

10) Per rispondere alla fuga dei cervelli rendendo più aperto il nostro sistema e facilitando l’attrazione di investitori, studenti, ricercatori e lavoratori altamente qualificati in Italia, si introducono importanti misure di agevolazione per i visti.


venerdì 13 dicembre 2013

Impegno 2014: ce la farà Letta ad assecondare la timida ripresa economica prevista nel nuovo anno?



Proviamo ad esaminare insieme il discorso di Letta pronunciato alla Camera il giorno 11 dicembre 2013 per il voto sulla fiducia al Governo.

Propongo di seguito alcuni stralci a mio avviso significativi.

Prima, però, elenco le parole e i concetti che, all'interno del medesimo discorso, mi hanno più colpito:

Ventennio sprecato  patto di governo  articolo 138  riduzione parlamentari  abolizione Province dalla Costituzione  un'unica Camera che dia la fiducia e faccia le leggi  riforma Titolo V per chiarire le responsabilità ci ciascun livello di governo  meccanismi maggioritari  far scendere le tasse su famiglie e imprese  aggressione alla disoccupazione giovanile  usare al meglio i fondi strutturali europei  politiche di competitività industriale  Destinazione Italia  nuova Legge Sabatini  garanzia per i giovani  riforma degli ammortizzatori sociali  comunità  conciliazione lavoro-famiglia  costituente della scuola  decreto per rilanciare il turismo  bando Capitale italiana della cultura  agenda verde  riduzione costo lavoro  credito di imposta per la ricerca  fondi per incentivare la digitalizzazione delle PMI  partecipazione dei lavoratori alle imprese (modello tedesco)  valutazione trasparente delle politiche pubbliche (unico sito Internet)  unione bancaria  contratti per la crescita fra Paesi UE


Troppa carne al fuoco per un solo anno, dopo 30 anni di quasi-immobilismo?


Intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, alla Camera dei Deputati

[...] ho sempre considerato questa esperienza come il passaggio da una situazione di contrapposizione tossica tra nemici a un sistema di competizione sana tra avversari; un passaggio obbligato dall'esito del voto di febbraio, ma, soprattutto, dalla necessità di archiviare un ventennio sprecato. [...] sono state infatti troppe le occasioni mancate: sprecata l'opportunità di riformare la politica, le istituzioni; sprecata la chance di invertire il declino dell'economia italiana prima che la crisi intervenisse, come un uragano, a sconvolgere la vita dei cittadini, delle famiglie e delle imprese.

[...] la trasformazione politica determinatasi in questi sette mesi è di gran lunga la più radicale di tutta la Seconda Repubblica. [...] Oggi però la coalizione è diversa, è più unita. Ci sono, dunque, le condizioni per definire nelle prossime settimane un patto di Governo tra chi sceglie di concederci la fiducia, un patto che chiamerò da adesso in poi «impegno 2014».

[...] propongo che si lavori sulla procedura dell'attuale articolo 138 della Costituzione e che ci si concentri su quattro obiettivi di cambiamento.
  Il primo: la riduzione del numero dei parlamentari, priorità largamente condivisa in questo Parlamento e che necessita di un intervento di cambiamento della Carta costituzionale.
  Il secondo: l'abolizione delle province dalla Costituzione. Il disegno di legge in materia l'abbiamo depositato nei mesi scorsi. Si aspettava l'approvazione definitiva del disegno di legge costituzionale che istituiva procedure ad hoc per le riforme costituzionali; quella oggi è impossibile, quindi è bene oggi procedere subito sul disegno di legge costituzionale già presentato sull'abolizione delle province.
  Il terzo: la fine del bicameralismo perfetto, con un'unica Camera che dia la fiducia e faccia le leggi e l'altra che esprima più compiutamente il disegno di raccordo con le autonomie, già presente nella Carta costituzionale.
  Il quarto: una riforma del Titolo V della Costituzione che metta ordine nel rapporto tra centro e poteri decentrati, migliori il ruolo delle specialità e chiarisca le responsabilità di ciascun livello di governo, limitando al massimo quelle concorrenti in favore della competenza esclusiva dello Stato oppure delle regioni.
  [...] cittadini che con un referendum saranno comunque chiamati a decidere se confermare o meno una riforma che consentirà alle nostre istituzioni di funzionare meglio [...].
  [...] la democrazia dell'alternanza è un obiettivo irrinunciabile e ci impone di orientarci verso meccanismi maggioritari. [...] È fondamentale ora [...] creare un legame, il più diretto possibile, tra elettori e il loro eletto.

   [...] non nego che la minaccia continua di instabilità abbia contribuito a indebolire l'azione del Governo. [...] La caduta del PIL si è arrestata [...]. Il Paese oggi può ripartire, naturalmente però dobbiamo attuare le misure già approvate e varare subito le riforme indispensabili per rendere strutturale il recupero di competitività.
  [...] cinque sono i punti che devono essere, a mio avviso, alla base del nostro impegno per il 2014. Dobbiamo innanzitutto continuare a far scendere contemporaneamente il debito, il deficit, le spese di parte corrente e le tasse su famiglie e su imprese, piccole e grandi.
  Secondo: dobbiamo raggiungere l'anno prossimo la crescita dell'ordine di grandezza dell'1 per cento e arrivare alla crescita del 2 per cento nel 2015, una crescita che sia strutturale e che si accompagni a un'aggressione efficace alla disoccupazione, a partire da quella giovanile.
  Terzo: dobbiamo rilanciare gli investimenti pubblici, spendendo le risorse stanziate, usando al meglio i fondi strutturali europei ed eliminando i colli di bottiglia nell'attuazione delle decisioni prese su infrastrutture e opere, grandi e piccole.
  Quarto: dobbiamo aggiornare le nostre politiche di competitività industriale a sostegno di imprese, in particolare piccole e medie, affinché siano sempre più innovative, digitalizzate e internazionalizzate.
  Quinto: dobbiamo creare un clima più favorevole agli investimenti attraverso il piano «Destinazione Italia», con le sburocratizzazioni, l'apertura dei mercati, le semplificazioni, in particolare dei codici del lavoro e di quello fiscale, e le riforme della giustizia civile.
 [... ] è il tempo delle azioni sull'economia reale per i lavoratori, per gli artigiani, gli imprenditori, i professionisti, i commercianti, i ricercatori.

  Parto dal dire che intanto sono operativi ora, in questo mese, gli strumenti che sono stati messi a punto in questi mesi di Governo.Chi vuole investire sui macchinari e sulle dotazioni tecnologiche, grazie alla nuova «legge Sabatini» contenuta nel «decreto Fare», può farlo, abbattendo gli interessi sul finanziamento e con un'ampia garanzia statale. Chi vuole assumere un giovane disoccupato, può farlo con l'incentivazione straordinaria della decontribuzione totale. [...] Chi vuole dare un impiego a una persona di qualsiasi età, uscita dai cicli produttivi, una persona in difficoltà, può farlo, beneficiando, dal momento dell'assunzione, dell'ammortizzatore sociale residuo. Chi vuole ristrutturare, con criteri ecocompatibili la propria abitazione, ora lo può fare con uno sconto fiscale mai così alto e sulla casa voglio anche sottolineare i fondi messi a sostegno della morosità incolpevole, a sostegno delle giovani coppie e dei lavoratori precari.
 [...] i disabili, per i quali si è operata un'inversione di tendenza su alcune voci di spesa sociale che verranno rafforzate l'anno prossimo.
  Sempre l'anno prossimo, vogliamo e possiamo sperimentare quei nuovi strumenti di sostegno per l'inclusione attiva contro la povertà previsti nelle riforme di questi mesi.
Dobbiamo far sì che funzionino bene e siano estesi in modo strutturale dal 2015.
  Allo stesso modo, nel 2014, completeremo la riforma degli ammortizzatori sociali: vanno disegnati meglio, vanno estesi a chi vive l'estrema vulnerabilità personale e familiare generata dalla chiusura di tante aziende, piccole e grandi. In un clima di dialogo sociale, si deve andare verso un sistema che privilegi il lavoratore rispetto al solo posto di lavoro. [...] Ed è proprio quella parola «comunità» che vi chiedo di rilanciare con forza, il ruolo dei corpi intermedi, dell'associazionismo, del volontariato, la forza economica e di competitività delle donne che oggi non valorizziamo come dovremmo e, soprattutto, come servirebbe. Per questo, dopo aver attivato, in questi mesi, le forme di incentivazione previste dalle misure a favore dell'occupazione femminile, il 2014 sarà l'anno delle misure sulla conciliazione lavoro-famiglia, delle quali stiamo già preparando i contenuti.
 [....] Il primo gennaio prende avvio la garanzia per i giovani: il nuovo strumento che a giugno è stato approvato, per l'Italia, è una grande sfida; ci sono le risorse, tutto è pronto, adesso va attuato, dal primo gennaio.

    [...] Anzitutto, un piano da attuare entro marzo, di interventi per rilanciare l'università e la ricerca,[...] potenziamento della valutazione, nuove regole per il finanziamento degli atenei e la contribuzione studentesca, costo standard per studente, diritto allo studio da rafforzare. In secondo luogo, una costituente della scuola da concludere entro giugno, per adottare gli interventi con gli obiettivi precisi: i ragazzi devono diplomarsi prima, con competenze migliori e un orientamento più chiaro sulle future scelte professionali di formazione superiore. Gli insegnanti devono avere opportunità di formazione adeguate e regole di reclutamento e carriera stabili, basate su trasparenza e merito. Il ciclo di istruzione deve iniziare per tutti con la scuola dell'infanzia, che è un diritto dei bambini e uno strumento per favorire la conciliazione famiglia-lavoro e le pari opportunità.
E poi i giovani ricercatori. Dopo aver portato il turnover al 50 per cento dobbiamo procedere su questa strada. [...] nel nostro semestre di presidenza europea lavoreremo per promuovere la mobilità dei ricercatori e completare l'area europea della ricerca.

  Il secondo aspetto: la bellezza come grande risorsa economica. Proseguiremo nell'azione avviata, confermando l'impegno a investire sulla cultura. A gennaio, arriverà in Consiglio dei Ministri il decreto per rilanciare il turismo. Sempre a gennaio, in linea con il «decreto valore cultura» già varato, sarà lanciato il bando per il progetto annuale «Capitale italiana della cultura» e il 27 maggio, l'anniversario della drammatica strage dei georgofili, culminerà con la designazione della prima capitale italiana della cultura per l'anno 2015. [...] dobbiamo semplificare le procedure per realizzare presto e bene gli interventi come previsto nell'agenda verde, il collegato ambientale alla legge di stabilità.

  Le imprese sono il terzo punto. [...] Il Parlamento ci ha impegnato a impiegare nella ulteriore riduzione del costo del lavoro i proventi della revisione della spesa e del ritorno dei capitali dall'estero. Inseriremo questo automatismo nell'ultimo passaggio, nei prossimi giorni, del disegno di legge di stabilità proprio qui alla Camera, dopo averlo discusso con le parti sociali.
  «Destinazione Italia», il piano per l'attrazione degli investimenti e il rilancio della competitività, sarà invece venerdì in approvazione al Consiglio dei Ministri. Vogliamo dare agli investitori e agli imprenditori certezza delle procedure, certezza dei tempi, anche della giustizia, certezza sul fisco, il tutto per abolire o semplificare procedure inutili e per modernizzare l'intera pubblica amministrazione. All'interno del piano ci saranno un credito di imposta per la ricerca e fondi per incentivare la digitalizzazione delle piccole e medie imprese.
  Ancora venerdì interverremo, con «destinazione Italia», anche su un altro dei fattori frenanti della competitività, ovvero l'alto costo dell'energia. Una riduzione di 600 milioni di euro sulle bollette che si somma a quella già prevista dal «decreto Fare».
  [...] Io credo profondamente nel ruolo dello Stato, ma credo anche che lo Stato, per essere credibile e funzionante, non debba occuparsi di tutto. L'arrivo di capitali privati può essere momento di svolta per iniettare risorse fresche, rilanciare la produzione, garantire lo sviluppo delle aziende coinvolte (il caso esempio di Fincantieri e di Sace che trarranno dalla valorizzazione risorse fresche per il loro sviluppo). [...] quella che voglio lanciare qui è una proposta –, è il tentativo di sperimentare in Italia la Mitbestimmungtedesca, destinata a influenzare in meglio le relazioni industriali, la partecipazione dei lavoratori e il modello di impresa nel nostro Paese .
  [...] E ancora, nel prossimo Consiglio dei ministri, in tema di tutela della concorrenza e apertura dei mercati, partiremo dal settore assicurativo con un intervento in grado di far scendere sensibilmente le tariffe dell'RC auto.

[...] Abbiamo introdotto, nel «decreto Fare», un principio importante che adesso dobbiamo attuare: l'amministrazione, il pubblico, deve pagare ogni ritardo che è colpa propria. [...] nel 2014 entrerà in funzione un contatore della semplificazione per verificare e valutare le performance della pubblica amministrazione. [...] stiamo costruendo, analogamente a quanto fatto nel Regno Unito, un sito unico del Governo, delle agenzie e degli enti pubblici strumentali, in cui siano riportate, in modo dettagliato, le politiche pubbliche con gli obiettivi e i risultati attesi, le azioni adottate e gli adempimenti da assumere con la relativa tempistica. Tutti i materiali dovranno essere open data. Più trasparenza significa responsabilità sociale: vale per le imprese, deve valere per lo Stato.

[...] Per sei mesi da luglio saremo alla guida dell'Europa in una delle epoche più tormentate della storia europea: [...] vi propongo qui quattro obiettivi concreti. Il primo: impegnarsi a realizzare subito, a partire dal Consiglio europeo del 19-20 dicembre, senza ritardi, una vera unione bancaria. [...] Servirà per abbassare il costo del credito a imprese e famiglie; servirà ad impedire nuove crisi del settore bancario; servirà anche a lavorare perché si eviti quella instabilità sui mercati finanziari che tanti danni ci ha fatto e che continua[..].
  Il secondo: [...] creazione di intese contrattuali per le riforme strutturali  [...] «contratti per la crescita», volontari e collegati a incentivi finanziari.
  Il terzo: spingere per [...] la lotta alla disoccupazione, specie giovanile [...]
  Il quarto: [...]  la nostra Presidenza [...] apre la legislatura 2014-2019, della stabilità e della crescita in Europa e quindi anche in Italia.
  [...] un rilancio della cooperazione allo sviluppo, la cui legge base, in Italia, riformeremo nel 2014. [...]

martedì 10 dicembre 2013

Accordo di partenariato 2014-2020: pronta la bozza del Governo sui nuovi fondi strutturali europei


Il Ministro per la Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, ha illustrato oggi alla stampa i contenuti della bozza di Accordo di partenariato per la nuova programmazione dei Fondi strutturali 2014-2020.

Si tratta di un documento essenziale per l’avvio del nuovo ciclo. Esso contiene, infatti, l’impianto strategico e la selezione degli obiettivi tematici su cui si concentreranno gli interventi. 

Dopo le osservazioni della Commissione europea e quelle delle Amministrazioni centrali e regionali, delle rappresentanze dei Comuni e del Partenariato, il documento sarà rivisto e assumerà la forma definitiva.
La bozza in versione integrale, assieme alle slide presentate alla stampa, è disponibile sul sito del Ministro per la Coesione Territoriale

Di seguito è disponibile una sintesi della bozza in Slideshare:



Riaprono i termini del Fondo Energia in Emilia-Romagna: c'è tempo fino al 30 Dicembre 2013, a condizioni ancora più vantaggiose

 

Riapre la possibilità di presentare domanda - da mercoledì 11 dicembre e fino al 30 dicembre 2013 - al Fondo rotativo di finanza agevolata per la green economy, a valere sull’Asse 3 del Programma Operativo Regionale FESR 2007-2013.

Diverse le novità per le imprese interessate ad investire: portato a 20.000 euro (dai precedenti 75.000) il limite minimo finanziabile, con la finalità di sostenere anche piccoli progetti per le microimprese. Aumenta, allo stesso tempo, il massimale per sostenere i progetti più strutturati, che ora viene fissato a 1.000.000 di euro rispetto ai precedenti 300.000 euro.

Per permettere alle imprese di calibrare meglio nel tempo l’investimento – alla luce delle perduranti difficoltà dell’economia e del mercato e dei più lunghi tempi di rientro dei progetti energetici per effetto delle nuove politiche incentivanti – la Regione ha esteso anche la durata massima del finanziamento, portandola a 7 anni, incrementando anche il proprio impegno riducendo dallo 0,5% a zero il costo della provvista pubblica, che incide per il 40% sul tasso del finanziamento.

Resta agganciato all’Euribor, maggiorato di 4,75 punti, il TAEG massimo sulla parte di provvista bancaria, con il risultato di un tasso netto – agli attuali valori dell’indice – non superiore al 3% per un periodo di 7 anni.

Sono diverse le banche convenzionate con il fondo, gestito dalla ATI Fondo Energia formata dai consorzi fidi regionali Unifidi e Fidindustria: tutte le Banche di credito cooperativo dell’Emilia-Romagna, la Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, il Banco Popolare (che comprende l’ex Banco di San Geminiano e San Prospero e l’ex Banca Popolare di Lodi) e la Banca Popolare di Ravenna.

A restare invariata è, invece, la tipologia di investimenti agevolabili: il fondo si pone l’obiettivo di incrementare gli investimenti delle imprese destinati a migliorare l’efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili attraverso la produzione o l’autoconsumo, nonché l'utilizzo di tecnologie che consentano la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali.

Scopo ulteriore del fondo è promuovere la nascita di nuove imprese operanti nel campo della green economy, incentivare gli investimenti immateriali volti all’efficienza energetica dei processi o a ridurre il costo energetico incorporato nei prodotti.

Possono fare ricorso al fondo le piccole e medie imprese operanti – in base alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007 – nei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla persona aventi localizzazione produttiva in Emilia-Romagna.



Per ulteriori informazioni visita il sito del Fondo Energia

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