sabato 26 settembre 2015

Brevetti+2: incentivi per valorizzazione

Brevetti +2 - Foto di Alberto Cardino: Albero della Vita Expo 2015Brevetti +2 - Foto di Alberto Cardino: Albero della Vita Expo 2015

Foto di Alberto Cardino: Albero della Vita Expo 2015

L'Avviso Brevetti +2 promuove la valorizzazione economica dei brevetti da parte delle PMI, attraverso la concessione di incentivi per l'acquisto di servizi specialistici. I beneficiari della misura Brevetti +2, gestita da Invitalia per conto dell'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) del Ministero dello Sviluppo Economico, sono micro, piccole e medie imprese titolari o licenziatarie di un brevetto oppure di una domanda di brevetto nazionale, europeo o internazionale o di un accordo di acquisto o di licenza del medesimo, tutti rilasciati dopo il 1/01/2013 (1/01/2012 per gli spin-off universitari / accademici).
Sono ammissibili le spese per acquisto di servizi specialistici relativi a industrializzazione e ingegnerizzazione, organizzazione / sviluppo e trasferimento tecnologico (i soli spin-off universitari / accademici possono fruire anche di un contributo per l'acquisto del brevetto). Ai progetti ammessi alla misura Brevetti +2 è concesso un contributo a fondo perduto fino all'80% della spesa ammissibile (100% in caso di spin-off) e per un importo massimo di Euro 140.000.

Le domande sul bando Brevetti +2, che saranno valutate in ordine cronologico di presentazione telematica, possono essere presentate a partire dal 6/10/2015


Sommario Scheda Brevetti +2

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Beneficiari
5. Spese ammissibili
6. Tipologia ed entità della agevolazione
7. Presentazione delle domande
8. Tempi e criteri di valutazione
9. Erogazione del contributo
10. Riferimenti sul web

lunedì 21 settembre 2015

Disagio giovanile e droghe: bando per progetti di prevenzione e contrasto


Bando disagio giovanile - Foto di Alberto Cardino (Sanremo)
Foto di Alberto Cardino (Sanremo)

I Dipartimenti della Gioventù e delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio hanno promosso la pubblicazione di un bando per la prevenzione ed il contrasto all'uso di sostanze psicotrope e stupefacenti da parte di giovani in condizioni di disagio, evitandone il reperimento sul web (soprattutto da parte dei minori), affrontando il problema della connessa incidentalità stradale e ricostruendo un contesto di inclusione sociale.
Il bando sostiene progetti contro il disagio giovanile presentati da organizzazioni del Terzo Settore - associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, fondazioni, altre associazioni -, in forma singola o in Associazione Temporanea di scopo (ATS), con una minima esperienza (3 - 5 anni) di attività negli ambiti di intervento individuati. E' previsto un contributo a fondo perduto, di importo compreso fra Euro 50.000 e 100.000, fino al 75% del costo complessivo necessario alla realizzazione del progetto contro il disagio giovanile (spese di personale, servizi e forniture, materiale informativo, eventi, automezzi, ecc., trasferimenti e soggiorni, spese generali). Il restante 25% del costo totale del progetto può essere coperto, oltre che da risorse finanziarie del proponente, anche da risorse umane e strumentali.
Il progetto contro il disagio giovanile deve essere avviato dopo la stipula di apposita Convenzione con il Dipartimento competente, che a sua volta fa seguito alla approvazione del medesimo progetto.

Scadenza presentazione domande: 16 Novembre 2015

Sommario Scheda Bando disagio giovanile / droghe

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Ambiti di intervento
5. Destinatari diretti dei progetti
6. Soggetti proponenti
7. Spese ammissibili
8. Tipologia ed entità della agevolazione
9. Presentazione domande
10. Criteri di valutazione
11. Durata del progetto
12. Erogazione del contributo
13. Riferimenti sul web

venerdì 18 settembre 2015

RSI: premio RER per la Responsabilità Sociale d'Impresa

RSI: premio RER responsabilità sociale - Foto di Alberto Cardino: affresco basilica di S.Andrea, Mantova
Foto di Alberto Cardino: affresco basilica di S.Andrea, Mantova

La Regione Emilia-Romagna promuove la cultura della Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI) attraverso la premiazione di buone pratiche replicabili, presentate da singole imprese, associazioni, consorzi e reti di imprese, Comuni e loro associazioni, aventi ad oggetto attività avviate da almeno 12 mesi in tema di trasparenza, benessere dei dipendenti, conciliazione, pari opportunità, green, consumatori, relazione con la comunità locale. Saranno premiate 4 imprese singole, 3 associazioni/consorzi/reti e 3 Comuni/Città metropolitane/Unioni di Comuni. La Regione si riserva di concedere ai premiati un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese sostenute dagli stessi per l'implementazione e diffusione del progetto di RSI: costi di promozione, certificazioni, materiale di comunicazione, consulenze. Il contributo può variare fra Euro 10.000 (per le imprese singole) ed Euro 15.000 (per associazioni/reti/consorzi o Comuni/Unioni). I progetti già in fase avanzata di realizzazione possono concorrere, senza diritto di contributo, ad una "menzione speciale".

Scadenza presentazione domande: 15 ottobre 2015

Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse disponibili
4. Beneficiari
5. Oggetto di valutazione
6. Numero di premiati
7. Tipologia ed intensità dell'aiuto
8. Spese ammissibili al contributo
9. Progetti sezione speciale RSI
10. Presentazione delle domande
11. Criteri di valutazione
12. Tempi di valutazione
13. Erogazione del contributo
14. Riferimenti sul web

giovedì 10 settembre 2015

Volontariato: Bando 2015 per progetti sperimentali

Progetti sperimentali volontariato - Foto di Alberto Cardino
Foto di Alberto Cardino

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il bando 2015 per il sostegno alle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri ex Legge n. 266/91 e costituite da almeno 2 anni. I progetti sperimentali oggetto di finanziamento - promossi singolarmente o (con punteggio più alto) in collaborazione con altri soggetti pubblici (scuole, università, ecc.) e/o privati (altre organizzazioni di volontariato, terzo settore, imprese, gruppi informali, ecc.) - devono rientrare in un massimo di tre dei seguenti ambiti prioritari: cultura del volontariato, cittadinanza attiva, non discriminazione, reinserimento soggetti svantaggiati, esclusione sociale, tutela del territorio, sostegno a distanza, volontariato d'impresa. 
Il contributo pubblico, di importo pari al 90% del costo complessivo, è destinato a finanziare spese - di ammontare non superiore ad Euro 30.000 - di personale interno e/o esterno, compresa la progettazione (max 20%), di acquisto/noleggio attrezzature e materiali didattici (max 25%) e costi generali (in quota parte). Il restante 10% dei costi è a carico dell'organizzazione di volontariato: contributi dei soci, donazioni, attività di volontari, cofinanziamento di terzi, ecc.

Scadenza per la presentazione domande: 21 Settembre 2015

Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Risorse finanziarie
4. Beneficiari
5. Interventi ammissibili
6. Spese ammissibili
7.Tipologia e misura dell'agevolazione
8. Presentazione delle domande
9. Criteri di priorità
10. Erogazione del contributo
11. Riferimenti sul web

mercoledì 2 settembre 2015

Processi di partecipazione: bando RER per soggetti pubblici e privati

Bando RER Processi di partecipazione - Foto di Alberto Cardino: Piazza Duomo a Parma in occasione di concerti Luglio 2015
Foto di Alberto Cardino: Piazza Duomo a Parma in occasione di concerti Luglio 2015

La Regione Emilia-Romagna promuove, attraverso la Legge Regionale n. 3/2010, la realizzazione di percorsi di partecipazione (discussioni organizzate di progetti, atti normativi, procedure amministrative) da parte di Enti Locali (Comuni, Province, Città metropolitane, Unioni di Comuni) e/o di altri soggetti pubblici e/o privati (accompagnati, questi ultimi, da un decisore amministrativo). Il contributo a fondo perduto, fino all'importo massimo di Euro 20.000 a progetto, è concesso a copertura di spese correnti (progettazione, formazione, servizi, comunicazione, ecc.) funzionali al completamento dei processi di partecipazione.
I temi prioritari di discussione sono le politiche di welfare, la tutela ambientale e l'elaborazione di regolamenti comunali per la disciplina dei processi di partecipazione. Punteggi più alti sono attribuiti alle Unioni di Comuni, ai Comuni derivanti da fusione e a quelli fino a 5.000 abitanti, ai progetti originati da petizioni o dall'evidente interesse della comunità, e a quelli che comportano un accordo territoriale fra diversi soggetti.

Scadenza per la presentazione domande: 30 Settembre 2015

Sommario

1. Riferimenti normativi
2. Obiettivi
3. Durata dei processi di partecipazione
4. Temi prioritari dei processi di partecipazione
5. Risorse disponibili
6. Beneficiari
7. Spese ammissibili
8. Tipologia e misura della agevolazione
9. Presentazione delle domande
10. Criteri di valutazione delle domande
11. Tempi di approvazione ed avvio dei progetti
12. Erogazione dei contributi
13. Riferimenti sul web

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